A LECCE I DIPINTI DI ATHOS FACCINCANI

Faccincani

DAI PENNELLI AL CUORE, DAL SALENTO AL SENEGAL

Arte e solidarietà: donazione per i familiari di Saiba Diao, morto a 19 anni nei campi Opere che parlano di vita vissuta, cielo, terra e mare. Di un amore infinito per il Salento, un ponte del cuore fermato nel tempo, colore su tela, per sempre. Torna a Lecce Athos Faccincani, artista di rara sensibilità, in grado di dare vita al buio con pennellate di poesia violenta. Sabato 12 marzo, alle 18.30, il vernissage presso l’ex Convento dei Teatini, alla presenza del sindaco di Lecce Paolo Perrone, dell’assessore Luigi Coclite e dell’avvocato Barbara Pirelli, con la regia di Giuseppe Benvenuto. Tra le opere, esposte al pubblico fino al 28 marzo prossimo, scorci di Salento reinterpretati attraverso l’estro creativo dell’artista. Un legame antico, quello con questa terra, sancito da lunghe amicizie personali, incontri, tappe professionali di Faccincani. L’evento del 12 marzo prossimo, sarà però anche occasione di confronto, riflessione e solidarietà. Un figlio adottivo di questa terra legherà infatti la sua storia ad un’altra persona, che nel Salento aveva trovato la sua casa e il suo futuro, Saiba Diao, senegalese morto a 19 anni il 27 febbraio scorso a causa di un incidente, mentre si recava al lavoro in un appezzamento di terreno a Campi Salentina. Saiba, inserito nel programma di recupero S.P.R.A.R. aveva trovato un lavoro regolare e col frutto del suo sudore aiutava economicamente i genitori e le quattro sorelle rimasti in Africa. Una storia dolorosa e commovente, da cui ripartire o meglio continuare a costruire quel ponte di dialogo e inclusione tra Salento e Senegal che fa di questa terra una sponda d’approdo e accoglienza. Athos Faccincani devolverà il ricavato della vendita di una sua opera alla famiglia di Saiba Diao. Alle 18 del 12 marzo prossimo, prima dell’inaugurazione della mostra, l’artista incontrerà i volontari che avevano seguito il ragazzo con il progetto S.P.R.A.R. e la presidente di Arci Lecce, Anna Caputo. Seguirà un contatto telefonico con i familiari del 19enne e la donazione.

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