Nei giorni scorsi la nostra associazione, lu2019ARCI di Foggia, da decenni impegnata nel campo della tutela dei diritti dei migranti e dei profughi, ente gestore di progetti di accoglienza integrata grazie ai quali ad oggi piu00f9 di 200 gli uomini e le donne straniere hanno potuto iniziare una nuova vita qui in Italia, u00e8 stata u00e8 stata contattata dallu2019artista austriaca Maria Weber, attiva nel campo della realizzazione di cortometraggi animati, la quale richiedeva la possibilitu00e0 di una collaborazione per un progetto artistico che avesse come protagonisti alcuni ragazzi richiedenti asilo. Ovviamente siamo stati piu00f9 che lieti di accogliere questa proposta.
Pertanto, grazie anche alla disponibilitu00e0 dellu2019associazione AUSER con cui cooperiamo da tempo, alcuni dei nostri beneficiari potranno – nei prossimi giorni – raccontare la propria storia di persecuzione, il proprio percorso di integrazione, le proprie paure, le proprie speranze, i propri sogni e tutto questo materiale narrativo ed emotivo verru00e0 poi trasfigurato artisticamente in un filmato di animazione realizzato attraverso maschere di cartapesta create dagli stessi stranieri e riprese con la tecnica della u2018stop motionu2019.
Si tratta di un progetto artistico che ci interessa particolarmente. Sia perchu00e9 lu2019ARCI ha sempre promosso attivitu00e0 di sensibilizzazione sulla drammatica condizione dei profughi sia perchu00e9 pensiamo possa trattarsi di una occasione, per questi ragazzi, di esternare le proprie emozioni ed il proprio vissuto catarticamente, riuscendo a condividerli con altri (grazie alle abilitu00e0 di Maria Weber) tramite racconti che, attraverso il linguaggio internazionale dellu2019arte, potranno essere ascoltati, visti, compresi (nel loro senso piu00f9 profonfo) da tutti noi – oltrepassando i consueti limiti della lingua, della cultura, dello status sociale/nazionale. Il progetto u00e8 ancora nella fase iniziale e non mancheremo di tenervi aggiornati durante tutta la sua realizzazione.