Circolo in circolo, a testimoniare la centralità delle nostre basi associative, è stato il titolo della conferenza organizzativa di Arci Taranto svolta sabato 16 gennaio a Talsano.
Una conferenza importante per diverse ragioni, per il momento di dialogo e confronto che ha rappresentato, per la descrizione fedele che ne è uscita di un tessuto vivace e in crescita, per il momento in cui è avvenuta, a metà strada tra due congressi.
È questa la cornice scelta da Lorenzo Cazzato, alla guida di Arci Taranto dal 2001, per formalizzare le sue dimissioni e dare seguito a quel processo di rinnovamento già annunciato due anni prima in sede congressuale.
Lorenzo lascia un Comitato in salute il cui dato più emblematico risiede nel numero delle basi associative che oggi è 6 volte quello di quindici anni fa. Un dato ancora più importante se contestualizzato in tre lustri di grandi mutamenti che non di rado hanno provocato crisi nelle grandi organizzazioni nate nel XX secolo. Tanti gli obiettivi raggiunti in questo lungo periodo con un leitmotiv sempre presente: affrontare ogni tema partendo dalla cultura. Per questa ragione ospite speciale della Conferenza è stato Federico Amico, Presidente Regionale Arci Emilia Romagna e responsabile nazionale Arci Diritti Culturali.
È stato il quindicennio delle guerre e delle catastrofi ambientali, concause degli imponenti flussi migratori; abbiamo cominciato con l’11 settembre americano e in Europa con la sospensione dei diritti umani durante i giorni di Genova; il quindicennio che ha visto acuirsi le disparità distributive, con i poveri sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi; gli anni dello scoppio della più importante rivoluzione degli ultimi secoli: la rivoluzione digitale.
Arci Taranto si è costruito in questi anni buona parte degli strumenti necessari ad affrontare le sfide che il presente pone ad una forte organizzazione laica che ha come orizzonte di riferimento il terzo settore e la promozione sociale.
Ora è tempo di rafforzare i percorsi e, con coraggio, intraprenderne di nuovi con l’obiettivo forte di confermarsi incubatore di quella coalizione sociale di fatto di cui il territorio tarantino ha un enorme bisogno. Troppe sono le istanze erroneamente vissute in contrapposizione, su tutte quelle ambientali e quelle occupazionali: tutte vanno tra loro ricongiunte attraverso quelle esperienze di promozione culturale, di aggregazione, di sussidiarietà in cui i Circoli intervenuti alla conferenza hanno dimostrato di eccellere.
Il Direttivo Territoriale Arci di Taranto, non senza commozione, ha accettato le dimissioni di Lorenzo Cazzato, sottolineando la generosità e lungimiranza del Dirigente. Ha quindi eletto, all’unanimità dei partecipanti al voto, Salvatore De Giorgio nuovo presidente.
Salvatore, giovane dirigente territoriale e regionale, già carovaniere antimafie, raccoglie il mandato di disegnare una fase nuova ma ancora all’insegna della collegialità delle scelte, circondato anche da nuovi compagne e compagni che sapranno supplire al deficit di esperienza, con l’inestimabile valore aggiunto dell’entusiasmo, della competenza e della militanza.
Grazie Lorenzo, in bocca al lupo Salvatore, viva l’Arci di Taranto!
Davide Giove
Presidente Regionale ARCI Puglia